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09 Set 2024

Leone d’Oro a Pedro Almodóvar per La stanza accanto

Venezia ha emesso il suo verdetto e il Leone d’Oro di quest’anno va meritatamente a La stanza accanto di Pedro Almodóvar. Un film potente, che non solo conquista per la sua qualità cinematografica, ma affronta con delicatezza e profondità un tema complesso come l’eutanasia.

La giuria, presieduta dall’attrice Isabelle Huppert e composta da nomi di prestigio come James Gray, Andrew Haigh e Zhang Ziyi, ha premiato l’opera del regista spagnolo che vede protagoniste Tilda Swinton e Julianne Moore. In questo film, Almodóvar mette da parte il suo stile più barocco per offrire una riflessione sobria e toccante. La storia segue Martha, una corrispondente di guerra interpretata da Swinton, affetta da un cancro terminale, e Ingrid, scrittrice di fama interpretata da Moore, che torna nella vita di Martha dopo aver appreso della sua malattia.

Attraverso un uso magistrale delle emozioni, calibrate con precisione, e una palette cromatica contenuta, Almodóvar racconta un rapporto di amicizia e amore che si fonda sulla solidarietà e la generosità. La stanza accanto ci parla di dignità, di scelte difficili e dell’importanza di affrontare il dolore con umanità e speranza.

Accanto al Leone d’Oro, sono stati assegnati altri premi rilevanti: il Gran Premio della Giuria è andato a Vermiglio dell’italiano Delpero, mentre le Volpi d’Oro per le interpretazioni migliori sono state consegnate a Nicole Kidman e Vincent Lindon. La sceneggiatura, tuttavia, è stata un riconoscimento mancato per Ainda Estou Aqui di Walter Salles, un altro dei titoli più acclamati della Mostra.

In un’edizione in cui molte opere sono sembrate ben confezionate ma poco incisive, Almodóvar ha saputo distinguersi con un film che graffia e lascia il segno, regalando al pubblico un messaggio potente e universale.

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