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04 Feb 2025

Casciamericana: il design che racconta la memoria migrante

Un baule come ponte tra passato e futuro, tra comunità locali e globali. Casciamericana nasce in Irpinia per trasformare un oggetto simbolico dell’emigrazione italiana in un museo itinerante. Un’idea che coniuga design, ricerca e impegno sociale, ripensando il legame tra le radici e il mondo.

L’iniziativa prende forma al MEdA – Museo Etnografico di Aquilonia, sotto la guida dell’architetto e designer Enzo Tenore. Al centro del progetto c’è la “cascia americana”, il baule corazzato brevettato da Louis Vuitton per i viaggi transoceanici, che per generazioni ha custodito le speranze di chi lasciava l’Italia. Oggi diventa un dispositivo espositivo interattivo, capace di raccontare storie di migrazione attraverso oggetti e testimonianze.

Il Design al servizio della memoria

A dare forma al progetto sono stati 13 studenti di Design per la Comunità e Architettura dell’Università Federico II di Napoli, sotto la supervisione della professoressa Katia Fabbricatti e del professor Perriccioli. Il lavoro di co-progettazione con la comunità aquiloniese ha trasformato materiali e storie autentiche in un museo dinamico e accessibile.

Un’idea che viaggia nel mondo

Presentato alla Napoli Design Week 2024 e alla Camera dei Deputati, il primo prototipo di Casciamericana è pronto per la sua trasferta inaugurale nel New Jersey, accolto dalla comunità aquiloniese di Montclair. L’obiettivo è rendere Casciamericana un modello replicabile per valorizzare il patrimonio culturale migrante e riflettere sulle connessioni tra chi parte e chi resta.

Come sottolinea l’antropologo Simone Valitutto: “Senza milioni di casce e valigie, il mondo non sarebbe lo stesso.” Casciamericana è più di un museo: è un viaggio di ritorno e riconnessione, un esempio di design al servizio della memoria collettiva.

 

 

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