Il Parco Archeologico sommerso di Baia
Più di trent’anni fa si dragava il piccolo porto di Baia che, a quel tempo, oltre ai velieri che vi ormeggiavano per il carico della pozzolana, serviva anche l’attracco dei battelli della linea per Procida e Ischia, ma i fondali erano bassi e gli approdi rischiosi.
In luogo di secche e di scogli affioravano brandelli di fabbrica, pezzi di pavimenti a mosaico, frustuli di marmo e qualche dettaglio di statua.
Era il lido di Baia che riaffiorava dal fondo delle acque, il lido della Baia sommersa dal bradisismo che l’aveva sprofondata lentamente nei secoli, in un millennio e mezzo almeno di anni.
Sotto il mare strade, ville, impianti termali e portuali e opere d’arte: una città sommersa dalla bellezza antica senza tempo.
Il Parco Archeologico Sommerso di Baia è un vero e proprio Museo Archeologico subacqueo che presenta una straordinaria ricchezza di reperti.
Esso conserva i resti dell’antica cittá romana: dal porto alle grandi ville aristocratiche, tutte accessibili anche dai sub poco esperti, in quanto gran parte delle strutture si trovano tra i 5 e i 7 metri di profondità.
Il mare che cela e disvela conserva gelosamente una delle tante grandiosità di epoca romana, li a ricordarci di quanta bellezza è capace il genius loci italiano.